Scheda attività multidisciplinare
Letteratura americana: John Steinbeck, Furore, trad. it. di Sergio Claudio Perroni, Milano, Bompiani, 2013 (tit. orig. The Grapes of Wrath, 1939), cap. 5
Sceneggiatura cinematografica: John Ford trasse subito dal libro un film con Jane Darwell nella parte della Madre e il giovane Henry Fonda come Tom Joad. Sceneggiatura del cap. 5
Colonna sonora: Bruce Springsteen, The Gost of Tom Joad, 1995
Storia: gli USA della recessione dopo la grande crisi del 1929
Economia: il capitalismo finanziario
Filosofia: i concetti di proprietà, lavoro, alienazione (riferimenti a Locke, Rousseau, Marx)
Scienze naturali: Dust Bowl, una catastrofe ecologica
Educazione Civica: confronto con la Costituzione italiana (in particolare gli artt. 1, 2, 3, 4, 39, 41, 42)
Storia dell’arte: Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il quarto Stato (1901)
Religione: Papa Francesco, Fratelli tutti, 2020
Verifica:
1. Così ragiona il mezzadro di Steinbeck in Furore:
Se un uomo ha una piccola proprietà, quella proprietà è lui, è parte di lui, è fatta come lui. Se la sua proprietà è grande quanto basta per camminarci sopra, e coltivarla, e rattristarsi se non rende e rallegrarsi quando arriva la pioggia, quella proprietà è lui, e in fondo lui diventa più grande perché quella proprietà è sua. Anche se non si arricchisce è grande perché ha quella proprietà. (…) Ma se un uomo ha una proprietà senza vederla, o senza avere il tempo di infilarci le dita, o senza poterci stare per camminarci… be’, allora la proprietà è l’uomo. Lui non può fare quello che vuole, non può pensare quello che vuole. La proprietà è l’uomo, ed è più forte di lui. E lui non è grande, è piccolo. È il suo patrimonio a essere grande, e lui è il servitore della sua proprietà.
Cos’è che, agli occhi del mezzadro, determinerebbe la reale proprietà della terra e che valore ha per lui tale proprietà? Perché, invece, il grande proprietario terriero non sarebbe nemmeno “uomo”?
2. Prova a mettere a confronto un frammento di dialogo tra mezzadro e trattorista in Furore e alcuni passi tratti dalla Costituzione.
“E a te chi te li dà gli ordini? Andrò da lui. È lui quello da ammazzare.”
“Ti sbagli. Lui piglia ordini dalla banca. La banca gli ha detto: ‘O fai sloggiare quella gente o perdi il lavoro!’”
“Be’, questa banca avrà un presidente, avrà un consiglio d’amministrazione. Io carico il fucile e vado dalla banca.”
(…) “Un tizio m’ha detto che la banca piglia ordini dall’Est. E gli ordini erano: ‘O quella proprietà fa profitti o vi chiudiamo!’”
“Ma dove finisce questa catena? A chi possiamo sparare? Non mi va di morire di fame senza ammazzare l’uomo che mi fa morire di fame.”
“Non lo so. Forse non c’è nessuno da ammazzare. Forse non c’entrano gli uomini. Forse, come hai detto tu, è la proprietà la causa di tutto.”
art. 39. L’organizzazione sindacale è libera.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione (…).
art. 41. L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgarsi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. (…)
art. 42. (…) La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. (…)